Le basi scientifiche della cromopuntura
Isaac Newton scoprì nel 1666 che la luce solare era composta di rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto, e da allora molti scienziati esaminano gli effetti delle differenti lunghezze d’onda della luce e dei colori sul corpo.
Recentemente, la ricerca in biofisica ha confermato che la luce rappresenta il linguaggio con cui le nostre cellule comunicano tra di loro. Fritz-Albert Popp , ha dimostrato che il metabolismo delle cellule e la comunicazione tra di esse avviene proprio attraverso il linguaggio della luce. Egli ha saputo dimostrare come le cellule di tutti gli esseri viventi emettano biofotoni – deboli quanti di luce ultravioletta – o vibrazioni elettromagnetiche.
Ha inoltre dimostrato come le cellule in condizioni normali emettono un flusso costante di biofotoni che agiscono come portatori di informazioni negli esseri viventi. Le nostre cellule mostrano un aumento di emissioni ogni volta che le loro funzioni non sono più in uno stato di equilibrio. Qualsiasi interruzione nell’omeostasi della cellula può portare ad una variazione del flusso equilibrato di informazione (luce) nel corpo. Questa trasformazione porta ad un’incoerenza e a ciò che chiamiamo malattia. Peter Mandel , agopuntore, naturopata e ricercatore tedesco, ha dato agli studi di Popp uno sviluppo ulteriore, suggerendo che questi cambiamenti cellulari che ne derivano possono influenzare anche la ricettività elettrica delle zone correlate e degli agopunti sulla pelle.
Dato che le cellule umane mostrano le proprietà energetiche della luce e che luce e colore hanno l’effetto di modificare l’informazione energetica del sistema del corpo, Mandel ha intuito che le proprietà informative della luce e del colore possono essere sfruttare anche per ripristinare la coerenza e la salute. Le onde luminose entrano attraverso i recettori della pelle. Questi recettori reagiscono sia alla luce che al colore. Secondo Popp, i biofotoni rappresentano un mezzo più veloce di comunicazione rispetto agli impulsi elettrici lungo i percorsi neurali. Con i biofotoni, l’impulso si propaga indipendentemente dalla conduzione nervosa ai più piccoli componenti dell’organismo, attraverso la struttura atomica delle cellule.